MarTech Europe – Ottobre 2015
, in Marketing Automation, Web & TechSi è tenuta a Londra la prima edizione europea di MarTech, la conferenza sulle tecnologie per il marketing, il 20 e 21 ottobre.
Agenda molto intensa, contributi di qualità, tante occasioni di confronto. Quasi il 50% dei partecipanti dall’IT, più della metà dal marketing. Con entusiasmo, si è parlato di tecnologia, piattaforme, mercato, esperienze, ecosistemi, software e business.
Nel mercato, si contano più di 2000 società che hanno sviluppato applicazioni per il marketing, perché si allargano gli orizzonti del marketing, ma soprattutto perché è diventato più semplice sviluppare e vendere software.
Nelle aziende, le potenzialità della tecnologia per il marketing sono percepite con sempre più forza e l’organizzazione si sta adattando per cogliere questa opportunità. Nascono nuove professioni e i processi aziendali favoriscono l’integrazione di funzioni fino ad ora solo adiacenti: dal marketing alle vendite al customer service e all’IT.
A fronte della resistenza al cambiamento dell’IT, si sta facendo spazio una figura decisiva, il CMT (Chief Marketing Technologist), seppure considerata di transizione. Al suo fianco CDO, Growth Hacker, Head of Search, ma anche tanti team-laboratorio, con incarichi a termine per esplorare e testare nuovi modi di fare business.
Ci sono state molte testimonianze di aziende innovatrici e pioniere.
Le esperienze hanno un filo conduttore comune. Molte sono iniziate con il consolidamento dei dati aziendali, poichè le tecnologie del marketing si misurano col metro delle capacità analitiche di dati strutturati e destrutturati, per aumentare le vendite. Ma una cosa è certa: ogni azienda deve costruirsi la propria piattaforma, prevedendo di ‘orchestrare’ il proprio ecosistema di applicazioni. Per farlo ha bisogno di competenze e risorse interne, seppure supportate da partner esterni.
É evidente come questo sia il momento dei system integrator. Le aziende devono cercare al di fuori aiuto e le mani tese arrivano sia al mondo dell’IT, sia da quello del MarComm, in quanto alcune agenzie di pubblicità si stanno attrezzando per offrire servizi in questo campo.
Business Innovation sorprendenti.
In alcuni casi, lo sviluppo di soluzioni ai problemi di business ha riservato delle sorprese.
Carslberg, per esempio, ha presentato BarBox, una piattaforma di social gaming per bar, che sfrutta i social media e il crowdsourcing per alimentare campagne di marketing e che è diventata un prodotto a sè, a dimostrazione del fatto che tutte le aziende diventano in qualche modo SW company (video BarBox).
Si è parlato delle sfide poste dalle MarTech e ho apprezzato molto l’apertura di tutte quelle aziende che hanno accettato di parlare delle difficoltà e dei fallimenti inevitabili, in cui incappano coloro che decidono di percorrere strade nuove, in un continuo processo di ‘learning by doing’.
Non poteva mancare una storia incisiva di IoT.
Evrythng ha già registrato una lunga serie di successi, dando voce ai prodotti, a complemento delle voci dei brand e dei clienti. E poiché le tecnologie del marketing non sono solo automazione, Techdept ha mostrato come la tecnologia corre in soccorso della creatività, attraverso la realizzazione della campagna esperienziale #MontyThePenguin (case study di Techdept).
Al termine della seconda giornata di lavori ci sono state due brevi tavole rotonde, una con i maggiori player di MarTech (Adobe, Marketo, Oracle, Salesforce.com) e una con i maggiori Service Provider (Acceleration, Accenture, IBM e McKinsey). Il valore di questo confronto è stato molto significativo, consentendo di avere una sintesi del mercato in poche battute.
Occorrerà ridefinire il marketing?
No. Credo piuttosto che bisogna guardare alla tecnologia come a un potente fattore abilitante, che consente di implementare con successo le strategie di marketing, in un contesto fluido, votato alla personalizzazione estrema, che mette al centro il cliente.
Questo post è stato originariamente pubblicato su Linkedin Pulse
#IoT #MarketingAutomation #Innovation